domenica 27 novembre 2011

Un pò di latino non guasta mai


"Minister vetuli puer Falerni
inger mi calices amariores,
ut lex Postumiae iubet magistrae,
ebrioso acino ebrosioris.
At los quolubet hinc abite, lymphae,
vini pernicies, et ad severos
migrate: hic merus est Thyonianus."
"Versami vino via via più puro
ragazzo del Falerno: è lo statuto
datoci da Postumia, del convito
la Presidente, più gonfia di vino
che un acino di succo. E voi sparite
dove volete, lontano di qui,
pesti del vino, acque. Tra gli Astemi
esiliatevi. Qui è il figlio di Semele
nudo."

1 commento:

  1. astemioooo?
    Aah.. che orrenda parolaccia! blasfema a dire poco ;-)
    Questa traduzione è un "pò brilla" per essere...(anche se rende bene lo spirito "etilico")
    Ma a noi non è dato sapere di che nettare si fosse libato il caro Ceronetti prima di prendere la penna in mano.
    .
    Secondo me la scrisse dopo almeno tre bicchieri, e una volta trovata l'ispirazione, intingendo il dito in un calice di Sangiovese. Fu così che sulla tovaglia immacolata, apparve un filo rosso di parole antiche.
    .
    Ma che bel suono quel"inger mi calices amariores"
    Da leccarsi i baffi!...mmmh...

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