"Minister vetuli puer Falerni
inger mi calices amariores,
ut lex Postumiae iubet magistrae,
ebrioso acino ebrosioris.
At los quolubet hinc abite, lymphae,
vini pernicies, et ad severos
migrate: hic merus est Thyonianus."
"Versami vino via via più puro
ragazzo del Falerno: è lo statuto
datoci da Postumia, del convito
la Presidente, più gonfia di vino
che un acino di succo. E voi sparite
dove volete, lontano di qui,
pesti del vino, acque. Tra gli Astemi
esiliatevi. Qui è il figlio di Semele
nudo."
inger mi calices amariores,
ut lex Postumiae iubet magistrae,
ebrioso acino ebrosioris.
At los quolubet hinc abite, lymphae,
vini pernicies, et ad severos
migrate: hic merus est Thyonianus."
"Versami vino via via più puro
ragazzo del Falerno: è lo statuto
datoci da Postumia, del convito
la Presidente, più gonfia di vino
che un acino di succo. E voi sparite
dove volete, lontano di qui,
pesti del vino, acque. Tra gli Astemi
esiliatevi. Qui è il figlio di Semele
nudo."
astemioooo?
RispondiEliminaAah.. che orrenda parolaccia! blasfema a dire poco ;-)
Questa traduzione è un "pò brilla" per essere...(anche se rende bene lo spirito "etilico")
Ma a noi non è dato sapere di che nettare si fosse libato il caro Ceronetti prima di prendere la penna in mano.
.
Secondo me la scrisse dopo almeno tre bicchieri, e una volta trovata l'ispirazione, intingendo il dito in un calice di Sangiovese. Fu così che sulla tovaglia immacolata, apparve un filo rosso di parole antiche.
.
Ma che bel suono quel"inger mi calices amariores"
Da leccarsi i baffi!...mmmh...