sabato 26 novembre 2011

L'abete dei cieli

albero-di-natale

Tanti e tanti anni fa, anzi precisamente la notte del 25 dicembre di duemiladieci anni or sono, come saprete, a una decina di chilometri da Gerusalemme, in una località di nome Betlemme un 'piccolo Principe' decise di farci un grandissimo dono, nascendo in un'umile mangiatoia riscaldata da un bue ed un asinello per Volere del Signore e per mezzo della fede amorosa di Maria e di Giuseppe. Quella fredda notte pastori e contadini, donne, uomini, vecchi e bambini si recarono alla grotta per inchinarsi innanzi a Gesù bambino, poiché quello era il nome del nostro Piccolo Principe, mentre nel cielo un astro d'oro e d'argento chiamato Cometa annunziava a vicini e lontani l'Evento miracoloso che avrebbe eternamente redento il nostro Pianeta. Nelle atmosfere più alte gli angeli assistevano alla nascita del Principe e per celebrare la Festa Santissima decidevano di addobbare le sfere celesti e cioè le nuvole, il cielo e le stelle con un grandioso albero di mille luci e colori. Così gli angeli soavi volarono sulla terra e si misero a cercare l'albero adatto. Dopo lunghe ricerche, ecco che tra tutti gli alberi bellissimi che ricoprivano e ricoprono come una folta chioma il volto della Terra, trovarono quello che faceva al caso loro: l'abete del Nord. Quell'albero infatti con la sua forma di semplice triangolo isoscele ricordava perfettamente la trinità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Ci vollero le forze di molti angeli per issarlo e portarlo nei cieli ma quando l'albero giunse a destinazione fu davvero meraviglioso nella sua semplice maestosità. Siccome però gli angeli desideravano rendere l'omaggio ancor più prezioso al loro Piccolo Grande Signore, decorarono l'albero con le virtù più nobili e luminose che il Bambin Gesù avrebbe trasmesso nel mondo. Lo adornarono così con la bontà, l'amore, la tolleranza, la misericordia, la pace, la fede, il perdono, l'amicizia, e tantissimi altri nobili sentimenti. Lo splendore dell'abete dei cieli era davvero capace di sfidare quello del sole, della luna e di tutte le stelle e pianeti messi insieme, ma gli angeli desideravano aggiungere un ulteriore regalo: fu così che apposero una specie di freccia argentata sulla punta, che noi chiamiamo puntale; questo dono gli angeli amorosi lo fecero anche per gli uomini, per ricordare ai loro cuori la Fonte di quelle virtù ed orientare i loro passi in direzione dei cieli.

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