sabato 26 novembre 2011

Wislawa



La cipolla
La cipolla è un'altra cosa.
Interiora non ne ha.
Completamente cipolla
Fino alla cipollità.
Cipolluta di fuori,
cipollosa fino al cuore,
potrebbe guardarsi dentro
senza provare timore.

In noi ignoto e selve
di pelle appena coperti,
interni d'inferno,
violenta anatomia,
ma nella cipolla – cipolla,
non visceri ritorti.
Lei più e più volte nuda,
fin nel fondo e così via.

Coerente è la cipolla,
riuscita è la cipolla.
Nell'una ecco sta l'altra,
nella maggiore la minore,
nella seguente la successiva,
cioè la terza e la quarta.
Una centripeta fuga.
Un'eco in coro composta.

La cipolla, d'accordo:
il più bel ventre del mondo.
A propria lode di aureole
da sé si avvolge in tondo.
In noi – grasso, nervi, vene,
muchi e secrezione.
E a noi resta negata
l'idiozia della perfezione.
(W.Szymborska)

2 commenti:

  1. bella vero questa della cipolla? Fu una delle prime cose che pubblicai di Wislava (forse nel 2005). Mi piace da matti la sua capacità di dire la "complessità" di sentimenti e riflessioni nella semplicità delle parole.
    E' la sua grandezza. E questa cipolla ne è l'esempio lampante, anzi no, "lamponeggiante" rende meglio! ;-))

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  2. Ho trovato il tuo blog cercando un'immagine su google. Che meravigliosa scoperta! Complimenti per quello che scrivi e per come scrivi. Tra l'altro sono capitata proprio qui, su questo post, su questa splendida frase di Wislawa "E a noi resta negata l'idiozia della perfezione", la protagonista di molte mie riflessioni dell'ultimo periodo. Sara

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