La cipolla
La cipolla è un'altra cosa.
Interiora non ne ha.
Completamente cipolla
Fino alla cipollità.
Cipolluta di fuori,
cipollosa fino al cuore,
potrebbe guardarsi dentro
senza provare timore.
In noi ignoto e selve
di pelle appena coperti,
interni d'inferno,
violenta anatomia,
ma nella cipolla – cipolla,
non visceri ritorti.
Lei più e più volte nuda,
fin nel fondo e così via.
Coerente è la cipolla,
riuscita è la cipolla.
Nell'una ecco sta l'altra,
nella maggiore la minore,
nella seguente la successiva,
cioè la terza e la quarta.
Una centripeta fuga.
Un'eco in coro composta.
La cipolla, d'accordo:
il più bel ventre del mondo.
A propria lode di aureole
da sé si avvolge in tondo.
In noi – grasso, nervi, vene,
muchi e secrezione.
E a noi resta negata
l'idiozia della perfezione.
(W.Szymborska)
bella vero questa della cipolla? Fu una delle prime cose che pubblicai di Wislava (forse nel 2005). Mi piace da matti la sua capacità di dire la "complessità" di sentimenti e riflessioni nella semplicità delle parole.
RispondiEliminaE' la sua grandezza. E questa cipolla ne è l'esempio lampante, anzi no, "lamponeggiante" rende meglio! ;-))
Ho trovato il tuo blog cercando un'immagine su google. Che meravigliosa scoperta! Complimenti per quello che scrivi e per come scrivi. Tra l'altro sono capitata proprio qui, su questo post, su questa splendida frase di Wislawa "E a noi resta negata l'idiozia della perfezione", la protagonista di molte mie riflessioni dell'ultimo periodo. Sara
RispondiElimina