sabato 26 novembre 2011

A4

A4 era un semplice foglio di carta in un album da disegno. Quando lo acquistò, il grafico Monet del laboratorio di illustrazioni pubblicitarie di Rue Saint Denis, stava lavorando ad una campagna promozionale per il lancio di un profumo di una nota marca francese.
Il grafico prese tra una pila di fogli da disegno, proprio A4 e si mise subito a lavoro. Trascorsero solo alcuni minuti e dalla sua prodigiosa matita, come da un bozzolo, uscì una farfalla.
A4 si innamorò subito di lei. O, verosimilmente, così pensò il grafico Monet. Quella creatura era la cosa più bella che A4 avesse mai visto.
Ti prometto che uno di questi giorni mi travestirò da aeroplanino e ti porterò con me fuori di qui, io e te danzeremo sui fiori del giardino delle Tuileries e su tutti i fiori del mondo”. Così disse A4 a farfalla. O, forse, così sognò il grafico Monet. Ma si sa, i lepidotteri vivono un paio di giorni soltanto. E anche alla bella farfalla di A4 non toccò un destino diverso.
Dopo un pomeriggio chino su A4 a disegnare ogni singola venatura nelle ali di farfalla, al grafico giunse la stroncatura del Direttore dell'Agenzia: 'Un papillon: que la banalitè (una farfalla, che banalità)' tuonò.
Fu così che la delusione e la rabbia si impadronirono di Monet. In mezzo ad una batteria di pennarelli e matite, afferrò bruscamente un panetto biancastro che teneva sul tavolo da disegno e con un colpo di gomma cancellò le antenne, le ali, il corpicino di farfalla. Fine. Dell'amore di A4 non restavano che briciole di gomma e un'impronta appena percettibile tatuata sulle sue fibre di carta.
Il grafico prese il foglio e ne fece una pallottola deforme a misura del suo pugno. Ma quando l'ira fu sbollita, si pentì di quel gesto impietoso e stiracchiò A4, come per rianimarlo. Poi ne fece un aeroplanino che lanciò fuori dalla finestra, divertito.
A4 volò come un angelo. Il grafico seguì con lo sguardo quella fuga di fantasia. Per un attimo, gli parve di vedere un aeroplano di carta con le ali di una farfalla. Illusione ottica o, forse, magia. Pensò.


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