Tutti abbiamo una teca della nostalgia: il sapore delle ciliegie sul primo scaffale in basso, la prima conchiglia trovata sulla spiaggia dietro la tazza bianca e blu della gita al mare sul secondo, il cassetto dei fili della nonna insieme ad un tramonto arancione liquefatto nello stomaco. Capita, ogni tanto, di tuffarci la testa fino a sentir pungere le narici per l'odore del legno e per quel tanto che non ritorna e che è sempre troppo. Un vento magico e caro arriva fino alla radice dei capelli proprio come una carezza dal cielo. E finisce lì tutto il succo del tempo, quello sacro, quello più antico. Un respiro lontano sotto vetro come un dolce souvenir .
"E finisce lì tutto il succo del tempo, quello sacro, quello più antico. "
RispondiEliminaProprio vero ...concordo su tutto. E ogni cosa che ci finisce dentro, resta incredibilmente "viva".