sabato 10 dicembre 2011

Natale

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Stavo leggendo un blog di cucina, quando improvvisamente si è materializzata davanti ai miei occhi l'immagine di un panettone. Sì il compagno delle tavole imbandite il giorno di Natale. Ho pensato: chissà quanto è emozionato e che gran daffare lo circonda per farlo lievitare a dovere affinchè sia pronto per il grande evento (immagino una distesa di mani e braccia indaffarate ad impastare).Tra poco sarà protagonista delle vetrine nelle nostre città, torreggerà tra panforti e torroni avvolto in carte coloratissime ed infiocchettate nelle ceste da regalo, verrà privato di canditi ed uvetta dai più schizzinosi. Insomma, cosa farà ora in questo preciso istante il Panettone? sarà teso per la consueta gara con il pandoro innevato di zucchero a velo? Secondo me quest'anno la competizione potrebbe essere vinta proprio dal soffice ed aromatico pandoro (de gustibus non disputandum est). Incuriosita da questa immagine ho approfondito le origini del panettone ed, insomma, pare che la sua storia si perda nella notte dei tempi. Abbiamo una prima testimonianza scritta solo nel 1470 a firma di tal Giorgio Valagussa, precettore di casa Sforza, il quale riferisce che proprio il 24 dicembre si celebrava il cosidetto rito del ciocco durante il quale il pater familias sistemava un grosso ceppo di legno nel camino e affettava tre grandi pani di frumento, porgendone una fetta ad ogni membro della famiglia. Pare che, comunque, vi siano altre leggende su questo dolce che vedono protagonisti falconieri e suore. Io sapevo qualcosa a proposito di Pan de'Toni. Chissà!!!Comunque sia, lasciatemi dire, proprio un dolce 'mitologico'!!!!

2 commenti:

  1. ahahahah... il LAMP-ETTONE mi ispira proprio...
    Qualche tempo fa feci un post incentrato sulla suddivisione fondamentale del genere umano. E cosa nota: gli umani si dividono in Pandor-isti e Panetton-isti.
    Io appartengo irrimediabilmente alla seconda schiera... non dico che il pandoro mi faccia schifo, lo assaggio certo, ma in realtà non lo "mangio"... non me lo gusto insomma come invece succede con il PANETTONE... e fin da piccolo mi succede.

    Non so... il pandoro è troppo virtualizzato, etereo, raffinato da sembrarmi stucchevole. Troppa aria e poca sostanza. Del Panettone invece mi conquista la "terrestrità"
    E' un dolce denso, sostanzioso, condito di tutti i sapori e ha la "rotondità" del frutto terrestre.
    L'anno scorso ne ho assaggiato uno incredibile: ai frutti di bosco e noci. Da fuori di testa. Quest'anno ne cercherò uno ai mirtilli :-)
    Se ne avvisti poi uno ai lamponi mi avverti? :-)

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  2. mi piace moltissimo qs. tua suddivisione: veramente calzante e ironica!!
    io son pandorista o pand-purista!:)

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