domenica 20 novembre 2011

Sparkling

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Quelle stelle che nel Nord, nelle notti chiare, sono lacrime ghiacciate tra miliardi di altre, la via lattea di gennaio come caramelle d'argento, veli di gelo nell'immobilità, che lampeggiano, pulsando al ritmo lento del tempo e del sangue dell'universo.
(J. Kerouack)

A volte avverto la necessità di rifugiarmi in spazi grandi. E mi accorgo che ho bisogno di loro. Le stelle. Non per romanticismo, ma direi più per egoismo, esigenza di un dolce 'me con me'. Le stelle hanno un potere grande, curativo: fanno capire chi sei, almeno per un pò, perchè poi loro restano lassù, lontane dal NonnoTempo, poichè la saggezza sta in alto. E quando alzo la testa e le vedo: magia. Confortano e parlano: dal mistero del cielo ai misteri di quaggiù. Le cose intorno riprendono la giusta dimensione e tornano al loro posto, in armonia. Sì perchè le cose in basso spesso hanno il vizio di confondersi, sgualcirsi, prendere una forma cattiva, mentre le stelle sono sempre esattamente al loro posto, formando disegni bellissimi. Reti da pesca del cielo, che catturano i nostri desideri, ricche ed eterne. Spero che stasera mettano a fuoco i miei pensieri, religiosamente. Ecco avrei bisogno di parlare con loro, le mie antiche sacerdotesse, silenziose e perfette. Solo loro sanno farlo. Solo loro sanno consigliare le cose buone, e nel farlo brillano di più. Fateci caso.




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