venerdì 18 novembre 2011

Parole

“[…] Ecco come sono le parole, nascondono molto, si uniscono pian piano tra di l...oro, sembra non sappiano dove vogliono andare, e all’improvviso, per via di due o tre, o di quattro che all’improvviso escono, parole semplici, un pronome personale, un avverbio, un verbo, un aggettivo, ecco lì che ci ritroviamo la commozione che sale irresistibilmente alla superficie della pelle e degli occhi, che incrina la compostezza dei sentimenti, a volte sono i nervi a non riuscire a reggere, sopportano molto, sopportano tutto, come se indossassero un’armatura”.
José Saramago,"Cecità".
Quante parole in cerca di casa.....e di porte aperte. Ci son giorni in cui arrivano così, sfacciate e presuntuose, con l'urgenza di essere subito messe in vista nero su bianco, senza darti il tempo di un colloquio conoscitivo, di un appuntamento a tavolino davanti a qualche punto interrogativo, solo per il fatto che si sentono belle, appariscenti, alla moda con tutti quei lustrini addosso. Loro non hanno bisogno di aggettivi, bastano da sè. Quelle divorano le altre, esistono solo loro nella frase, la governano fino a bucare il foglio prendere il volo e centrare il petto e l'anima di chi legge.
Altre volte c'è bisogno di un forcipe per quelle timide e discrete che,invece delle luci della ribalta e degli applausi, preferiscono sarsene nascoste in fondo allo stomaco, desiderano raccontarsi storie solo tra di loro, gelosamente, lontano dal rumore dei tasti e dal fruscio della carta. Poi, però, scoperta l'esca giusta ce la puoi fare e le peschi da laggiù in fondo dove nuotano in mezzo al riso al pianto, alla rabbia nella profondità più profonda. Per un pò si dibattono, ribellandosi all'amo che le ferisce e le seduce allo stesso tempo, ma quando incontrano la luce fuori, si aprono come ventagli e ti soffiano addosso tutto il loro significato, la loro essenza segreta. Alla fine non piangono nè gridano, ma cantano.

8cbdbde6d54eb2403ee6a26e3febea9f9de804de_m_large

Nessun commento:

Posta un commento