martedì 29 novembre 2011

Dialogo del Sole e della Luna




Sole, sole, non ce la faccio più a vivere così. Corri, ho bisogno del tuo aiuto. A lungo ho resistito, ammirando la tua bellezza e sforzandomi in ogni modo di non tenere questo sentimento che provo e di cui mi vergogno. Ma adesso devo parlarti e condividere con te i miei pensieri
Che c'è Luna? Cosa ti addolora a tal punto da domandarmi di interrompere il mio lavoro quotidiano e di lasciare il giorno oscurarsi per venir a parlare con te? Dimmi, allora.”
Vedi, Sole, ormai molti anni son passati da quando io e te ce ne stavamo da soli in cima a Tutto, tenendoci compagnia giorno e notte, notte e giorno, nella nostra serenità rotonda e senza lancetta. Così siamo invecchiati insieme e abbiamo visto insieme nascere le altre stelle. Uguali io e te nelle nostra forma perfetta. Ma da quando da quassù ho visto scoppiare quella piccola bolla d'Universo, chiamata Terra, mi sono reso conto di una cosa. Ebbene, da allora ho visto che tu, sole, non puoi lasciare il cielo senza che tutti gli esseri viventi ne soffrano profondamente: la tua più piccola eclissi è causa di turbamento in ogni angolo della Terra: i pesci nei mari, gli uccelli sui rami, le rose nei giardini e tutti gli uomini, si dispererebbero se tu non tornassi a risplendere su di loro. Morirebbero se tu non ci fossi e un male grandissimo piomberebbe su tutta la Natura. Per questo, Sole, sono arrivata alla conclusione amara che io sono meno importante di te, agli occhi del mondo. Sole. Diversa e non uguale a te come a lungo ho creduto.
Cara Luna. Hai detto molte cose vere, ma ancora non sai qualcosa di molto importante e la tua saggezza fa qui difetto. Tanti segreti cela questo universo, molti dei quali ancora nascosti alla luce nostra e delle altre stelle, ma il tempo che ci ha cullato insieme fino a qui, mi ha aiutato a capire una parte di questi misteri.
Ogni essere vivente è stato creato per far parte di qualcosa. Ho sentito filosofi e pensatori parlare di questo legame, come appartenenza ad un gruppo, ad una categoria che serve a comprendere le sue parti ed i suoi pezzetti, dai più umili ai più nobili e rari. Questo avviene per la forma esteriore delle cose, la forma che le identifica e le racchiude tutte. Così Luna io e te, come tu ben sai, siamo uguali nella forma. Ma nei milioni di anni che ho passato a brillare, quassù, in cima a Tutto, come tu dici, ho appreso che non c'è solo questo e questa non è la cosa più importante. La verità più importante di tutte, infatti, è che ogni essere vivente è unico e speciale, perchè unica e speciale è la sua essenza.
Sai Luna quanti versi tu hai ispirato alle anime grandi, quanta dolcezza hai donato agli amanti, quanti spiriti hai fatto ritornare di notte e parlare a chi ha ancora bisogno di loro, quante confessioni hai raccolto e quanti nodi hai sciolto nei cuori. Tu Luna sei la custode dei sogni. Grazie a questi, Tu, fai vivere gli uomini. Grazie a questi, Tu Luna, fai alzare ogni mattina uomini e donne, affinchè realizzino quello che di bello è stato possibile nella notte. Li chiamano i grandi progetti e i grandi scopi.
Ecco che, allora, Luna, siamo diversi nella nostra essenza, che pur tuttavia è uguale per dignità e importanza nell'ordine supremo di tutte le cose. In un coro infinito di intime corrispondenze, ciascuna necessaria a far cantare l'altra, in una pura armonia di significati. Così Luna, non essere triste e non provare invidia nel tuo animo sensibile, perchè questo possiedi, Luna. Possiedi la bellezza dell'infinitamente possibile, e finchè quella biglia colorata continuerà a girare, non ci sarà essere vivente che potrà vivere facendo a meno di sognare”.

1 commento:

  1. Ma l'hai scritto tu?
    .
    Una sorta di parabola
    Un dialogo che mi ricorda qualcosa di antico e moderno insieme. Echi leopardiani - mi verrebbe da dire. ;-) Very good!

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